NOTA BENE: questo Jochemo l'ho scritto un sacco di tempo fa ma non l'ho mai pubblicato perché non ho avuto mai il tempo di continuarlo, nonostante nel frattempo abbia finito il primo, il secondo capitolo su deck e ricominciato il terzo su Switch. Pubblico sta roba giusto per non cestinarla visto che comunque c'ho perso un bel po' di tempo ma visto che non ho più intenzione di continuare questa "rubrica" il racconto non continuerà...
Rieccomi qui a raccontarvi le mie mirabolanti avventure con gioco di ruolo per computer, come promesso ho abbandonato Baldur's Gate 3 che mi entusiasmava come partecipare al matrimonio di un parente e orfano di un altro titolo (bugia... ho un backlog che mi sotterrerà visti quanti titoli vorrei giocare) a ho vagato al lungo alla ricerca di cosa giocare....
Il tutto è coinciso con la mia decisione, al contempo, di smettere di seguire un bel pò di podcast videoludici lasciandomi solo quelli che reputo adatti ai miei gusti e quindi, tra un viaggio e l'altro in auto per lavoro, ho deciso di rimettermi a sentire degli audiolibri, sia mai che mi si apra la mente finalmente e impari qualcosa alla mia veneranda età....
Qualche tempo fa la mia saggia e intelligente signora (è proprio il caso di dirlo, ha sposato me...) se ne è tornata a casa con questa applicazione installata nello smartphone
Spiegando che si trattava di una sorta di biblioteca virtuale a cui aderiscono diverse regioni italiane e alla quale è possibile prendere in prestito ebook e audiolibri. Curioso ho scaricato l'applicazione e utilizzato il suo account per accedere (purtroppo l'unico limite è che l'iscrizione va fatta di persona agli enti riportati in questo link MLOL - CHI ADERISCE (medialibrary.it)) trovando veramente un mucchio di roba da leggere e da ascoltare (attualmente ha 62502 ebook, 245052 ebook open e 2044 audiolibri).
scartabellando sugli audiolibri mi è caduto l'occhio sul medaglione del witcher (la testa di lupo) e sul nome del suo creatore Andrzei Sapkowski: da anni avrei voluto leggere qualcosa delle sue opere ma al solito l'inferno è lastricato di buone intenzioni e io ne avrò rivestito almeno un paio di autostrade, quindi ho colto la palla al balzo per tirare giù la prima raccolta di racconti (che parlano proprio di Geralt lo strigo) da ascoltarli durante i miei viaggi casa/lavoro.
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Ecco la copertina del libro con la costina che ci avvisa dell'uscita della serie Netflix (diciamo avvisava perché è disponibile dal 2019!!) |
Contrariamente a quanto mi aspettavo non sono niente male, certo non ci troviamo di fronte a un classico irrinunciabile ma scorre bene e non è sfacciatamente volgare o truculento come mi sarei aspettato giocando i titoli della serie (che invece non si risparmiano ne da un lato ne dall'altro...).
Quindi preso dall'entusiasmo e da una vecchia voglia di rigiocarmi la saga da capo dopo aver concluso il 3° capitolo su Switch ho deciso di partire dal primo titolo della serie fregandomene del fatto che è in lavorazione un remake.
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un immagine del box, notate il pubblisher Atari (che pubblicò anche Neverwinter Nights 2 l'anno prima) e Bioware che invece era proprietaria del motore di gioco. |
Questo titolo è una bestia un po' strana: uscito ne 2007 e aggiornato nel 2008 con la versione enhanced, è il primo gioco della Cdprojekt casa Polacca di sviluppo che ha cominciato la sua opera attraverso la distribuzione e traduzione nella propria lingua dei capolavori Bioware con l'infinity engine (quindi Baldur's Bate 1 e 2, Icewind Dale 1 e 2, e Planescape Torment) cresciuti talmente tanto fino a decidere di crearsi un proprio gioco utilizzando però un motore di terze parti (l'aurora engine di Neverwinter Nights proprio di Bioware) e la licenza di alcuni libri di successo fantasy usciti però, ai tempi, solo in Polonia.
Il risultato fu appunto sto Witcher che, come dicevo sopra, è un po' particolare, sia per l'ambientazione che oggi sembrerà scontata ma ai tempi era piuttosto originale e per il sistema di gioco con tutta una serie di particolarità che vi andrò a descrivere durante questi post.
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No Geralt non è bello, almeno in questo gioco, secondo Tzeentch è uguale a Piton di Harry Potter con i capelli bianchi |
Io ho un rapporto strano con questo gioco perché ai tempi lo schifai avendo gli occhi foderati dall'amore per Oblivion (che anche se era uscito l'anno prima ancora ci giocavo massicciamente), non capivo l'entusiasmo delle fecali riviste di settore (che per una volta ci avevano acchiappato invece) e mi stava sulle balle il protagonista a pelle, soprattutto il fatto che si dovesse interpretare per forza lui... Poi negli anni ho cambiato abbastanza le mie posizioni talebane: è un buonissimo gioco che vale la pena provare almeno una volta se si è appassionati del genere.
La cosa che mi sconvolse maggiormente però fu apprendere che il titolo si basava sull'Aurora engine che io mi ricordavo su Neverwinter Nights con una grafica tipo questa:
Vabbè che era anche il 2002 ma vedere come lo avevano stravolto e migliorato sti polacchi mi stupì parecchio (recentemente ho scoperto che anche Neverwinter Nights 2 ha lo stesso motore aggiornato.... e vabbè).
Quindi preso dall'entusiasmo ho reinstallato il gioco sulla mia Steam Deck (dopo averlo acquistato su steam per veramente un tozzo di pane) e ovviamente gira benissimo, ho settato i dettagli al massimo, impostato il frame rate a 40 e messo il thermal power (tdp) a 3 e non mi sta dando problemi oltre a durarmi parecchio la batteria... All'inizio ho avuto qualche impiccio con i controlli ma poi, leggendo un pò in giro ho messo questi: Touch Menu Hotkeys V4 che funzionano molto bene, oddio, diciamo che in questo modo è giocabile abbastanza agilmente.
Purtroppo non esiste una versione console e quindi si è obbligati a giocarlo su pc, cosa piuttosto strana visto che sia il 2 che il 3 esistono per un sacco di sistemi (in realtà il primo Witcher sarebbe dovuto uscire anche per Ps3 e Xbox 360 ma poi per problemi di finanziamento il progetto fu cancellato e le risorse dirottate al secondo capito della serie...).
Allora cominciamo ad entrare nel vivo della faccenda, in realtà, anche in questo caso, ho già cominciato il gioco da un pò e già superato il prologo a Kaer Morhen... Vi faccio un breve riassunto.
Siccome il gioco è basato sui personaggi dello scrittore ma ambientato dopo quanto scritto dal medesimo, gli sceneggiatori si sono inventati, molto fantasiosamente, che il nostro eroe ha perso la memoria e quindi non si ricorda un accidente di chi sia e di cosa faccia (mantiene una certa maestria marziale innata dovuta alle mutazioni e agli anni di allenamento). Ritrovato dai suoi compari e dalla maga Triss Merigold sua vecchia amica, viene riportato alla fortezza dei Witcher, Kaer Morhen affinché si riprenda e recuperi la memoria.
Il caso vuole però che un organizzazione malavitosa attacchi il castello per impadronirsi delle formule e delle sostanze mutogene che servono per creare gli strighi.
Apriamo una piccola parentesi sennò non ci capite un accidente: il mondo inventato da Andrzej Sapkkowski è, ad una prima occhiata, un classico fantasy medioevale con mostri, semi umani e magia. La storia comincia circa 1500 anni prima di quanto narrato nei videogame e nei libri, durante la grande congiunzione nel mondo abitato dai semiumani apparvero i mostri e gli umani provenienti da altre realtà e sconvolsero la vita del continente.
Gli umani si appropriarono delle terre dei semiumani scacciandoli o uccidendoli (raramente i nani, gli gnomi e gli elfi si integrano nella società umana) e per difendersi dalle creature mostruose hanno creato gli strighi, una razza creata artificiosamente tramite l'utilizzo di sostanze mutogene e allenate fin dalla tenera età per uccidere i mostri.
Grazie alle mutazioni i Witcher sono in grado di assumere tutta una serie di sostanze che ucciderebbero un essere umano ma che servono per aumentarne le caratteristiche fisiche o acquisirne altre (tipo vedere al buio) inoltre sono in maniera innata più resistenti, forti e agili di un uomo qualunque.
Con l'addestramento invece ottengono una grande maestria marziale e la capacità di usare delle magie rudimentali chiamati segni che danno alcuni effetti particolari (che descriverò quando li utilizzerò).
Tornando al gioco, i banditi chiamati Salamandre capitanati da uno stregone chiamato Azar Kaved e un sicario noto come "il professore" riescono nel loro intento al costo della morte di un mago minore della loro organizzazione e un buon numero di banditi e uccidendo un apprendista witcher durante l'assalto. Al gruppo dei Witcher superstiti non resta che mettersi sulle tracce dei banditi sparpagliandosi per le nazioni del continente e Geralt viene mandato a Vizima, la capitale del regno di Temeria guidata dal re Foltest perché il nostro eroe è amico del sovrano visto che in passato ha liberato sua figlia (concepita con la sorella Adda) da una maledizione.
Si chiude il prologo con Geralt che non se ricorda un accidente va a Vizima e Triss lo saluta in maniera un po' melodrammatica (tanto poi la si ribecca in città non se sa perché è cosi sconvolta...).
Il primo atto comincia un po' a cavolo e non se capisce quasi niente: vediamo un bambino con una tizia (che non se sa se è una parente o un amica) sono all'aperto nelle campagne di notte e stanno avvicinandosi ad una locanda che ha una palizzata difensiva all'esterno. Ad un tratto appaiono dei segugi fantasma che inseguono i due malcapitati fino all'entrata della palizzata e noi, guarda caso ci troviamo proprio al suo interno e dobbiamo affrontare subito la minaccia (che intanto s'è magnata la tizia mentre il ragazzetto è riuscito a salvarsi).
Una volta sgominati sti cagnacci (che apprendiamo subito che si chiamano barghest) veniamo a sapere che non si può entrare a Vizima a causa della peste che ha colpito la città e che solo chi è in possesso del lasciapassare può accedervi.
Dedicandoci a parlare con gli avventori possiamo recuperare alcune missioni secondarie relative alla raccolta di alcuni parti di mostri che servono all'erborista e alla strega del villaggio e facciamo la conoscenza di Shani che studia per diventare dottore e Zoltan il nano entrambi vecchi amici di Geralt e personaggi apparsi nei libri. Inoltre il ragazzetto che si è salvato si chiama Alvin e ha dei poteri strani infatti dopo lo scontro con i barghest ha cominciato a delirare e a pronunciare profezie mentre emanava dagli occhi una luce... Comunque non ha famiglia e quindi viene portato quasi immediatamente dalla strega del villaggio (Abigail) che dovrebbe prendersi cura di lui...
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Secondo me la grafica tiene ancora botta oggi tranne per quel che riguarda i modelli poligonali dei personaggi che oramai sono abbastanza bruttini |
Nella taverna si possono fare un mucchio di attività collaterali e delle missioni opzionali che poi proseguono anche negli atti successivi, tipo la gara di pugilato, quella di bevute e il gioco dei dadi, questa roba verrà poi riciclata anche nei successivi Witcher con giochi e attività diverse magari (tipo nel tre non esiste più la gara di dadi ma un gioco di carte molto carino) ma con le stesse modalità nel senso che prima di andare in altre zone e continuare la missione vanno sconfitti un certo numero di avversari.
La gara di bevute è molto semplice basta avere dell'alcool che piace all'avversario e bere cercando di ubriacarsi per ultimo, si vincono degli oggetti a seconda dell'avversario, un po' più articolata è la gara di pugilato dove vanno affrontati una serie di avversari per sconfiggere il campione locale, per ottenere la vittoria ho speso alcuni punti abilità su delle skill che aumentano i danni durante il combattimento a mani nude.
Il più interessante dei sottogiochi però rimane quello dei dadi:
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Quando cominciate il gioco dei dadi appare questa schermata |
E' molto semplice da spiegare perché fondamentalmente si tratta del gioco del Poker però fatto con i dadi, quindi ogni giocatore ha 5 dadi che lancia in un apposito tabellone e vince o perde secondo le combinazioni che riesce ad ottenere (dalla coppia alla scala), dopo un primo tiro si può puntare di più e selezionare i dadi che si vogliono rilanciare.. La partita si vince alla meglio dei 3, devo dire che è piuttosto divertente e non si ha la sensazione che il pc bari spudoratamente...
Per poter giocare però è necessario avere dei dadi che nel primo atto di ottengono uccidendo e perquisendo alcuni banditi che danno fastidio a Zoltan (il quale poi vi insegnerà a giocare e a cercare altri avversari).
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Ecco il tavolo da gioco quando si tirano i dadi cliccando sull'icona in basso a destra |
Questo primo atto dopo aver cazzeggiato alla taverna vincendo tutti i giochi ruota attorno alla necessità di entrare nella città di Vizima, per farlo veniamo a conoscenza che il lasciapassare necessario è in possesso del reverendo della comunità delle campagne che fa parte anche dell'ordine del fuoco eterno un gruppo militare religioso che conduce una campagna contro i mostri e i semiumani, ovviamente non vede di buon occhio il witcher e per dargli sto benedetto foglietto gli chiede anzitutto di risolvere i problemi degli abitanti delle campagne e ci consegna un anello per far capire agli altri che è lui ce ci manda.
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Ecco la mappa dove si svolge tutto il primo atto, non è enorme ma manco piccolissima però è anche piena di muri invisibili e quindi difficilmente potremmo andare da un punto A ad uno B in linea retta ma spesso dovremmo seguire le strade. |
Prima di tutto mi sono diretto da Odo, ma in realtà ci sono andato perché la missione dei dadi me lo indicava come giocatore da battere, la cosa bella è che sono riuscito a parlarci anche non avendo ancora l'anello del reverendo è bastata batterlo ad una gara di bevute!
Nella sua capanna troviamo anche l'armatura di un cavaliere che apparteneva al fratello di Odo e per avere la sua approvazione dobbiamo liberare il suo campo dalle echinopse (mostruose piante carnivore che appaiono nei luoghi dove sono avvenuti crimini orrendi che non hanno avuto giustizia), fortunatamente non è stato un combattimento troppo difficile anche se Geralt era ubriaco con la visuale tutta deformata...